Mercoledì XIX Settimana del Tempo Ordinario
Os 2,14-15.19-20 Sal 44 2 Cor 4, 6-10. 16-18 Gv 15, 4-10
Santa Chiara d’Assisi Vergine, Festa.
La parola “rimanere” è ripetuta tante volte oggi nel vangelo. Sembra una preghiera che il Signore ripete a noi: ci chiede di lasciarci attrarre dalla sua bellezza che è l’amore. Rimani, rimani… Il salmo ci suggerisce poi un’altra bellezza, che riguarda noi. È la bellezza da custodire per poter piacere al Signore: al re piacerà la tua bellezza. Rimanere con il Signore, nel dialogo della preghiera, nell’ascolto fedele della Parola, nella vita donata con generosità, nella verità di noi stessi, è qualcosa che ci fa “belli”, graditi agli occhi del Signore. Non è una bellezza appariscente. Ma sempre feconda e piena di vita, che porta frutti di verità e di bontà. Il male offusca sempre questa bellezza: come un tralcio reciso, perdo la mia linfa e rischio di morire. Tutta la vita di Santa Chiara ci mostra una bellezza luminosa, legata alla sua fedeltà, all’amore profondo per il Signore, alla preghiera, alla sua fede salda. Una bellezza silenziosa eppure così feconda.
Tu Signore sei la vite, noi i tralci. Se rimaniamo in Te e Tu in noi, facciamo molto frutto, perché senza di Te non possiamo far nulla.
Dal Sacrum Commercium [FF 1974]
I frati dissero alla Povertà: «Noi veniamo da te, signora nostra; accoglici pacificamente, te ne preghiamo. Noi desideriamo diventare servi del Signore delle virtù, perché egli è il Re della gloria. (…) Se deciderai di salvarci, subito noi saremo liberi. Perché lo stesso Re dei re e Signore dei signori, creatore del cielo e della terra, ha vagheggiato la tua bellezza e la tua grazia. Mentre il re posava alla sua mensa, ricco e glorioso nel suo regno, abbandonò la sua casa, lasciò la sua eredità: perché onore e ricchezze sono nella sua casa. E in tal modo, scendendo dalla sua sede regale, si degnò di andare in cerca di te».