Nulla è impossibile

Settembre 27, 2021
Lunedì XXVI Settimana del Tempo Ordinario
Zc 8,1-8 Sal 101 Lc 9,46-50
San Vincenzo de’ Paoli, sacerdote – memoria
Gli atteggiamenti dei discepoli nel Vangelo mettono in luce tutta la nostra miseria umana. Gesù ha appena annunciato la sua imminente passione, e i discepoli discutono fra loro per capire chi fra essi sia il più grande. Gesù prende un bambino e lo pone come esempio di umiltà e affidamento, e i discepoli si sentono in dovere di impedire a un altro di compiere azioni buone nel nome di Gesù perché non fa parte “dei nostri”. La competizione, la divisione, il bisogno di affermare noi stessi a dispetto degli altri è sempre in agguato e sembra impossibile uscirne. Ed è impossibile se ci basiamo sulle nostre forze, sui nostri propositi, sulle nostre buone qualità. Ma, ascoltiamo il Signore, che dice: “sarà forse impossibile anche ai miei occhi?”. Le parole dei profeti accendono in noi la speranza, mostrandoci che se ci lasciamo condurre dal Signore, lavorare dalla sua Parola che penetra e discerne, saremo davvero capaci di seguirlo e vivere come fratelli capaci di gioire del bene dell’altro, perché sarà Lui a fare questo in noi.
Signore, nulla è impossibile a te. Ti affidiamo il nostro cuore indurito, trasformalo tu perché possiamo essere sempre un po’ di più come tu ci vuoi.
Dal Testamento di Santa Chiara [FF 2845-2846]
Ammonisco ed esorto nel Signore Gesù Cristo tutte le mie sorelle, che sono e che verranno, che si studino sempre di imitare la via della santa semplicità, dell’umiltà e della povertà, e anche l’onestà del loro santo tenore di vita […]. Lo stesso Padre delle misericordie, non per i nostri meriti, ma per la sola misericordia e grazia del donatore, effuse il profumo della buona fama su quelli che sono lontani, come sui vicini.
Parola del Giorno
Settembre 27, 2021
Lunedì XXVI Settimana del Tempo Ordinario
Zc 8,1-8 Sal 101 Lc 9,46-50
San Vincenzo de’ Paoli, sacerdote – memoria
Gli atteggiamenti dei discepoli nel Vangelo mettono in luce tutta la nostra miseria umana. Gesù ha appena annunciato la sua imminente passione, e i discepoli discutono fra loro per capire chi fra essi sia il più grande. Gesù prende un bambino e lo pone come esempio di umiltà e affidamento, e i discepoli si sentono in dovere di impedire a un altro di compiere azioni buone nel nome di Gesù perché non fa parte “dei nostri”. La competizione, la divisione, il bisogno di affermare noi stessi a dispetto degli altri è sempre in agguato e sembra impossibile uscirne. Ed è impossibile se ci basiamo sulle nostre forze, sui nostri propositi, sulle nostre buone qualità. Ma, ascoltiamo il Signore, che dice: “sarà forse impossibile anche ai miei occhi?”. Le parole dei profeti accendono in noi la speranza, mostrandoci che se ci lasciamo condurre dal Signore, lavorare dalla sua Parola che penetra e discerne, saremo davvero capaci di seguirlo e vivere come fratelli capaci di gioire del bene dell’altro, perché sarà Lui a fare questo in noi.
Signore, nulla è impossibile a te. Ti affidiamo il nostro cuore indurito, trasformalo tu perché possiamo essere sempre un po’ di più come tu ci vuoi.
Dal Testamento di Santa Chiara [FF 2845-2846]
Ammonisco ed esorto nel Signore Gesù Cristo tutte le mie sorelle, che sono e che verranno, che si studino sempre di imitare la via della santa semplicità, dell’umiltà e della povertà, e anche l’onestà del loro santo tenore di vita […]. Lo stesso Padre delle misericordie, non per i nostri meriti, ma per la sola misericordia e grazia del donatore, effuse il profumo della buona fama su quelli che sono lontani, come sui vicini.
Parola del Giorno