Sabato II Settimana di Avvento
Sir 48,1-4.9-11 Sal 79 Mt 17,10-13
Nella prima lettura ascoltiamo che Elia era venuto a “ricondurre il cuore del padre verso il figlio”. Ogni vero profeta non è stato accolto, ma Dio ha continuato a mandare profeti. Anche Gesù sa che soffrirà molto perché non lo accoglieranno, ma il Padre ugualmente l’ha mandato per mostrare che il Suo cuore è sempre rivolto verso di noi. Negli ultimi due versetti dell’Antico Testamento, Malachia profetizza: “Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri” (Ml 3,23-24). Gesù ci rivela il cuore del Padre rivolto verso di noi ma viene anche a donarci lo Spirito che ha la forza di ricondurre il nostro cuore verso il Suo. Preparare la via, raddrizzare i sentieri è allora riconoscere il cuore di Dio rivolto verso di noi…e lasciarsi attrarre da questo amore, che ci riconduce a Sé.
Donaci Signore, di riconoscere il tuo cuore rivolto verso di noi.
Dalla Quarta lettera di Santa Chiara ad Agnese [FF 2905-2906]
Lasciati dunque accendere sempre più fortemente da questo ardore di carità, o regina del Re celeste! Contemplando ancora le indicibili sue delizie, ricchezze e onori eterni e sospirando per l’eccessivo desiderio e amore del cuore, grida: Attirami dietro a te, correremo al profumo dei tuoi unguenti, o sposo celeste!