Martedì V Settimana Tempo Ordinario
1Re 8,22-23.27-30 Sal83 Mc 7,1-13
Abbiamo la tendenza ad attribuire fuori di noi la causa dei nostri sentimenti o dei nostri moti che valutiamo “negativi”. Gesù, invece, dice che la responsabilità non è delle cose esterne, ma piuttosto che queste fanno emergere ciò che c’è nel mio cuore.
Allora capiamo bene che, cambiare le condizioni esterne, nella maggior parte dei casi non funziona.
Forse ormai per esperienza abbiamo capito anche che l’atteggiamento farisaico che dice “faccio qualcosa per purificarmi, così posso incontrare Dio”, non porta davvero frutto. Gesù dice che se ci lasciamo incontrare da Lui, allora il nostro cuore cambia.
Infatti Dio abita proprio in questo nostro cuore spesso indurito: lo vuole Lui, non dipende dalle nostre condizioni. Dio ama, Dio mi ama e solo il suo cuore buono può cambiarmi.
A noi sta dire “sì, lo voglio” e pregare con sincerità, affidarci al potere della sua Parola e aprirci alla carità concreta che fa conoscere l’amore di Dio “per me”.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi.
Dalle Ammonizioni [FF 170]
Beato quel religioso che non ha giocondità e letizia se non nelle santissime parole e opere del Signore e, mediante queste, conduce gli uomini all’amore di Dio con gaudio e letizia.