Per-dono

Per-dono

Giovedì III Settimana di Pasqua
At 8,26-40        Sal 116     Gv 6,52-59

E tutti saranno istruiti da Dio”. Essere istruiti in modo divino è essere docili per lasciarci educare da dentro alla vita con Lui. È come lasciarsi plasmare dopo essere stati attirati non per conquista umana, ma per-dono che proviene dal Padre. È una misteriosa e  profonda attrazione che il Padre esercita in noi, in modo da  generarci alla fede nel Figlio. Questa è la Misericordia che si fa tangibile, non solo perché siamo perdonati nei nostri peccati, ma proprio per-dono, perché siamo graziati gratuitamente e perché siamo oggetto di attenzione divina. Questa attenzione divina la viviamo in modo sublime nel partecipare alla Mensa della Parola e del Pane. Nutriti, siamo istruiti. Sapremo chi è il Signore, avremo il coraggio di seguirlo e il dono di diventare ciò che mangiamo, ciò di cui ci istruiamo. A Lui la bontà e l’umiltà di donarsi a noi, a noi la responsabilità di diventare poveri, rinunciare a  noi stessi per lasciarci istruire. La vita parla dell’abbondanza del legame con il Signore. È una chiamata personale e comunitaria, a diventare  ognuno, e insieme, il corpo di Cristo, cioè la sua Chiesa.

Padre buono, continua ad attirare a Te uomini e donne. Chiediamo per tutti il dono della docilità di cuore.

Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1119] “Chi brama raggiungere il vertice della povertà – disse – deve rinunciare  non solo alla prudenza mondana, ma anche, in certo qual modo, al  privilegio dell’istruzione, affinché, espropriato di questo possesso, possa  entrare nella potenza del Signore e offrirsi, nudo, nelle braccia del  Crocifisso. In nessun modo, infatti, rinuncia perfettamente al mondo colui  che conserva nell’intimo del cuore lo scrigno dell’amor proprio”.

La Parola di Giovedì