Venerdì XIV Settimana del Tempo Ordinario
Os 14,2-10 Sal 50 Mt 10,16-23
Si deve essere agnelli con un coraggio da lupi, essendo semplici e prudenti, per andare nel nome di Gesù.
Da dove prendere il coraggio? Il coraggio è agire con il cuore. Ma anche il cuore deve essere forte!
Il coraggio non è una qualità prettamente umana perché per fare le cose di Dio, serve un coraggio da Dio. Serve il coraggio della passione, quello che spinge a dare la vita.
Spesso usiamo la parola coraggio come se fossimo “messi male”. Il coraggio non è superare un qualcosa che poi passerà… È invece continuare a sperare di fare con tutto se stessi quello che dobbiamo fare. Ad esempio, una madre non mostra coraggio solo nel momento in cui mette al mondo il figlio o una coppia nel risolvere eventuali difficoltà matrimoniali. Il coraggio è il modo con cui si vivono le situazioni della vita. Proprio nel momento stesso in cui si sceglie, in cui si diventa coniugi e genitori si capisce il coraggio. Allora, nel momento in cui annuncio l’amore di Dio, in cui mi muovo con decisione nella vita evangelica, lì inizia il coraggio. Muoviamoci mettendoci il cuore!
Signore, donaci sempre il Tuo Spirito che spinge al dono e rinnova la vita.
Dalla lettera di S. Chiara a Emetrude de Bruges [FF 2913]
Ho appreso, sorella carissima, che, con l’aiuto della grazia del Signore, sei fuggita dal fango di questo mondo; ne provo grande allegrezza e mi congratulo con te; e ancor più grande è la mia gioia perché so che tu e le tue figlie con coraggio camminate nella via della virtù.