Martedì VI Settimana del Tempo Ordinario
At 13,46-49 Sal 116 Lc 10,1-9
San Valentino martire, Santi Cirillo e Metodio patroni d’Europa, memoria
San Valentino si dedicò in particolare al servizio dei prigionieri sotto l’imperatore Claudio II. I santi Cirillo e Metodio, invece, furono nel IX secolo dei coraggiosi missionari. Grazie a loro, per la prima volta fu annunciato e tradotto il vangelo a dei popoli che non erano di cultura greca e latina. Furono dei veri pionieri dell’evangelizzazione, perché si confrontarono con una cultura, quella slava, molto diversa dalla loro, senza imporre la propria. La Parola di oggi ci offre la possibilità di farci una domanda: che tipo di missionario sono io? Non si tratta evidentemente di pensare quanto sia più o meno bravo, pigro o volenteroso… Ma, se penso alle azioni che riempiono la mia giornata, quale “denominatore comune” hanno? Cosa vogliono mostrare? I santi ci mostrano con quale forza si siano lasciati attrarre da Gesù e dal suo Vangelo. Ciò che noi facciamo dice in fondo cosa ci attira, cosa ci affascina. Dice da chi o da cosa ci lasciamo inviare.
Donaci, o Padre, una serena consapevolezza di essere stati scelti da Te e che ciò che facciamo di buono dipende solo dalla relazione con Te che ci invii al mondo.
Dal Testamento [FF 116]
(…) Nessuno mi mostrava che cosa dovessi fare, ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo.