Sabato III Settimana del Tempo Ordinario
2Sam 12,1-7.10-17 Sal 50 Mc 4,35-41
Le letture di oggi mostrano due tipi di tempesta: quella interiore, dovuta spesso alle conseguenze del nostro agire, e quella esteriore, che non dipende da noi. Se il re Davide si ritrova a fare i conti con il suo peccato, i discepoli, invece, si imbattono in qualcosa più grande di loro, indipendente dalle loro azioni. In entrambi i casi solamente un atteggiamento di fiducia verso Dio può aiutare a vivere in modo differente la tempesta finché, al momento giusto, essa non si placa. Affidiamoci allora al Signore, con la certezza che Egli mai si addormenta, anche se può sembrare il contrario. Anzi ci custodisce e si prende cura di noi costantemente.
Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno il custode d’Israele (Sal 121)
Dalle Laudi e Preghiere [FF 276]
Altissimo, glorioso Dio,
illumina le tenebre de lo core mio.
E damme fede dritta,
speranza certa e caritade perfetta,
senno e cognoscemento, Signore,
che faccia lo tuo santo e verace comandamento.
Amen.