Venerdì IV Settimana di Quaresima
Sap 2,1.12-22 Sal 33 Gv 7,1-2.10.25-30
Tra tutte le ipotesi che gli abitanti di Gerusalemme dicono su Gesù, il Signore parla di verità. Non è tanto importante di dove è, ma chi è il datore della sua vita, Colui che ha voluto la sua presenza tra noi e al quale, per questo, obbedisce. Gesù obbedisce al Padre non per sé stesso, ma per l’umanità ed è l’ora Pasquale che darà l’identità precisa a Gesù.
È negli eventi del mistero Pasquale che si compie la sua ora e noi siamo chiamati ad entrarvi con fede, lasciandoci guidare dallo Spirito Santo.
Signore Gesù, ti preghiamo e ti ringraziamo perché conoscendo sempre più te possiamo conoscere sempre più il Padre.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 810]
Francesco si rivolse poi al medico : «Coraggio, fratello medico, dimmi pure che la morte è imminente: per me sarà la porta della vita!». E ai frati: «Quando mi vedrete ridotto all’estremo, deponetemi nudo sulla terra come mi avete visto ieri l’altro, e dopo che sarò morto, lasciatemi giacere così per il tempo necessario a percorrere comodamente un miglio». Giunse infine la sua ora, ed essendosi compiuti in lui tutti i misteri di Cristo, se ne volò felicemente a Dio.