Il tempo della visita

Il tempo della visita

 Giovedì XXXIII Settimana del Tempo Ordinario
1Mac 2,15-29    Sal 49   Lc 19,41-44
San Clemente I Papa e martire

Gesù parla a Gerusalemme, le rimprovera con dolore di non aver riconosciuto la visita che avrebbe dato compimento alla sua storia. L’autosufficienza, gli interessi umani hanno offuscato il suo sguardo. Ognuno di noi è una “Gerusalemme”, dimora amata in cui Dio desidera abitare e edificare il bene. Il Verbo si fa carne e viene a visitarci. Ma ognuno può aprire o non aprire a Dio. Mattatìa e i suoi figli attendono la visita di Dio e non accettano compromessi col male. Dice il teso che si raccolsero in disparte per camminare nell’alleanza dei padri. C’è un “raccoglimento” che aiuta ad essere vigilanti e custodire tutte le occasioni in cui Dio ci visita.

Signore vieni a visitarci.

Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 591] Francesco, benché ancora in abito secolare, aveva già un animo religioso. Lasciava i luoghi pubblici e frequentati, desideroso della solitudine, e qui spessissimo era ammaestrato dalla visita dello Spirito Santo. Era infatti strappato via e attratto da quella sovrana dolcezza che lo pervase fin da principio, in un modo così pieno da non lasciarlo più finché visse.