Rm 13,8-13 Sal 111 Lc 14,25-33
“Possa Egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi” (Ef 1,18)
Gesù “si voltò”: camminava infatti avanti a tutti, diretto a Gerusalemme, lì dove donerà la propria vita. Le condizioni necessarie per seguirlo sono gli stessi “argomenti” portati poco prima dagli invitati al banchetto, come motivi del rifiuto: i legami familiari e gli interessi verso i beni materiali. Anche la tradizione giudaica prevedeva una presa di distanza dall’ambiente familiare, per chi si dedicava al servizio del tempio. Ma le esigenze del vangelo vanno a toccare il cuore. I legami familiari più importanti non sono ‘declassati’ o addirittura disprezzati, ma reinterpretati e vissuti in modo nuovo alla luce del vangelo. Anche l’interesse verso i beni materiali non è annullato, ma reso sempre più libero e umano. Sono cambiamenti che spesso richiedono forza e motivazione, perché, spesso, suscitano negli altri incomprensione, sospetto, rifiuto. Allora è necessario “sedersi prima a calcolare la spesa”. Non per scoraggiarsi o arrendersi, ma per rinnovare la certezza che il Signore Gesù “è il bene più grande, nel quale ogni altro bene riceve il suo pieno valore e significato” (Papa Francesco).
Dall’Ufficio della Passione [FF 288]
Portate in offerta i vostri corpi, prendete sulle spalle la sua santa croce, e seguite sino alla fine i suoi santissimi comandamenti.


















