Lunedì IX Settimana del Tempo Ordinario
Sof 3,14-18 opp. Rm 12,9-16b Is 12 Lc 1,39-56
Visitazione della Beata Vergine Maria, festa
È bello contemplare in Maria l’umanità senza peccato che, in piena libertà, vive secondo i desideri dello Spirito. Maria ha appena ricevuto dall’angelo l’annuncio che è stata scelta da sempre dall’Altissimo per essere la madre del Suo Figlio unigenito. Ma lei non nutre desideri di grandezza, e udito che Elisabetta è incinta, corre a portarle il suo aiuto. Maria non si preoccupa un instante per sé, ha fretta di servire, di condividere le necessità di Elisabetta. Nella festa di oggi celebriamo quindi l’umanità che si lascia rinnovare dall’amore di Dio, e che forte di questo amore e della gioia che ne segue, va incontro ai fratelli senza cercare nulla per sé ma offrendo con umiltà il proprio sostegno. Da qui nasce il canto del Magnificat: è il grido di gioia che canta chi, riconosciuto l’amore di Dio per sé, vive secondo questo amore e diventa strumento perché questo amore giunga ad altri.
Fa o Signore, che viviamo sempre di più secondo il tuo amore, come Maria
Dalla Leggenda di Santa Chiara [FF 3252]
Volgendosi a sé la vergine santissima parlava in silenzio alla sua anima: «Va’ sicura – disse – perché avrai una buona guida di viaggio. Va’, perché chi ti ha creato, ti ha santificato e, custodendoti sempre come una madre custodisce suo figlio, ti ha voluto bene con amore. Tu, Signore che mi hai creato – soggiunse –, sii benedetto».