Il vero “noi”

Mercoledì VII Settimana Tempo Ordinario
Gc 4,13-17      Sal 48      Mc 9,38-40

Anche oggi, come nell’episodio ascoltato ieri, troviamo nel Vangelo un confronto fra un modo di vedere dei discepoli, molto autocentrato, la visione di Gesù che invita all’accoglienza. Giovanni presenta il caso di un uomo che scacciava demoni nel nome di Gesù e vorrebbe impedirlo perché non seguiva il gruppo dei discepoli, mentre Gesù mostra un atteggiamento di inclusione, allargando il “noi” fino al punto da comprendere chiunque non sia contro questa via.
La Parola ci mette in guardia dalla tentazione che potremmo vivere anche oggi di chiuderci in un «noi» che esclude invece di rimanere aperto e accogliente, di vivere il cammino di sequela al quale siamo stati invitati come una ricchezza da amministrare come se fosse nostra. Essere stati chiamati a seguire il Signore e aver scelto di seguirlo non significa che il nostro modo sia l’unico, Gesù dicendo «chi non è contro di noi è per noi» ci spinge a riconoscere che sono tanti i modi in cui Lui si fa presente, cammini che passano per esperienze a noi sconosciute ma altrettanto capaci di costruire il Regno e di comunicare la vita buona del Vangelo.

Donaci Signore un cuore umile e povero, capace di riconoscere il bene che tu operi nella nostra vita e in quella di chi ci poni accanto

Dalla Leggenda Maggiore [FF1239] [Al momento del transito Francesco] disteso sulla terra, dopo aver deposto la veste di sacco, sollevò la faccia al cielo, secondo la sua abitudine totalmente intento in quella gloria celeste, mentre con la mano sinistra copriva la ferita del fianco destro perché non si vedesse. E disse ai frati: «io ho fatto la mia parte, la vostra, Cristo ve la insegni».

Parola del Giorno