Venerdì IX Settimana del Tempo Ordinario
Os 11,1.3-4.8-9 Is 12,2-6 Ef 3,8-12.14-19 Gv 19,31-37
Sacratissimo Cuore di Gesù
La festa di oggi mette al centro l’amore del Padre che Gesù è venuto a rivelarci. Amore fino alla fine, amore che mai perde la pazienza, amore che si commuove e commuove. Quanta forza, quanta potenza in questo legame di bontà con cui il Signore ogni giorno cerca di attirarci.
Il gesto dell’anonimo soldato che colpisce il costato di Gesù morto, ci fa male. Eppure, dal tuo dolore Signore, noi riceviamo ancora tanto amore: il tuo sangue e la tua acqua, che ci danno la vita. Solo in questo sacrificio d’amore trova senso la nostra vita.
Il cuore di Gesù ci chiama a una continua conversione, una scelta, talvolta dolorosa. Come quella del Maestro e Signore che mostra la misura del suo bene morendo in croce. Oggi, allora, lasciamoci raggiungere dal suo amore che non pone condizioni, che non pesa, che non ricatta, un amore libero, come Dio solo, in Gesù, sa donare gratuitamente.
Padre di infinita bontà e tenerezza, che mai ti stanchi di sostenere i tuoi figli e di nutrirli con la tua mano, donaci di attingere dal Cuore di Cristo trafitto sulla croce la sublime conoscenza del tuo amore, perché rinnovati con la forza dello Spirito portiamo a tutti gli uomini le ricchezze della redenzione.
Dalla lettera ai Fedeli [FF 184]
E la volontà di suo Padre fu questa, che il suo figlio benedetto e glorioso, che egli ci ha donato ed è nato per noi, offrisse se stesso, mediante il proprio sangue, come sacrificio e vittima sull’altare della croce, non per sé, poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, ma in espiazione dei nostri peccati, lasciando a noi l’esempio perché ne seguiamo le orme. E vuole che tutti siamo salvi per mezzo di lui e che lo riceviamo col cuore puro e col nostro corpo casto.