Martedì della XXXII settimana del tempo ordinario
Tt 2,1-8.11-14 Sal 36 Lc 17,7-10
“È apparsa la grazia di Dio”, dice san Paolo. È apparsa, cioè l’abbiamo vista, abbiamo scoperto la bellezza del Dio di Gesù. Abbiamo scelto di nutrirci della Parola buona del Vangelo, perché ci illumini e ci cambi giorno per giorno, affinché impariamo a vivere con “sobrietà, giustizia e pietà”. Tutto questo ci sollecita a lavorare nella vigna del Signore e ad essere gioiosamente servi inutili mentre facciamo quello che dobbiamo fare.
Il servizio, a imitazione di Cristo, è senza tregua, senza ferie, senza pensioni, non si esaurisce mai e impegna tutta la vita. Gesù desidera e apprezza il nostro servizio, ma l’unico necessario è solo lui, solo la sua Grazia salva. Da soli non possiamo far nulla, siamo inutili.
Maria, la serva più bella, ha accolto in lei la salvezza di Gesù per consegnarla al mondo intero. Chiediamo con gioia e determinazione la sua Grazia per vivere nell’imitazione di Maria e del suo servizio libero e vero, fatto solo per amore.
Dalla Regola non Bollata [FF 25]
Tutti i frati cerchino di applicarsi alle opere buone; poiché sta scritto: fa’ sempre qualche cosa di buono affinché il diavolo ti trovi occupato, e ancora: l’ozio è il nemico dell’anima. Perciò i servi di Dio devono sempre dedicarsi alla preghiera o a qualche opera buona.