Martedì, feria dopo l’Epifania
1Gv 4,7-10 Sal 71 Mc 6,34-44
Il Vangelo di oggi ci racconta l’amore di tenerezza di Gesù, la sua umana generosità. La folla lo commuove, perché senza guida, e Lui si fa premuroso: dona prima il pane della parola e poi il pane materiale, che è soprattutto prefigurazione della sua volontà di nutrirci con il suo corpo e il suo sangue. Tutto questo amore è manifestazione dell’amore di Dio Padre, che è amore, che ha mandato il suo figlio perché noi avessimo la vita vera.
La Parola ci chiede oggi di contemplare l’amore del Padre e del Figlio per noi, di ricevere il suo corpo per avere la forza di amare, superando il nostro egoismo e le nostre paure. Gesù oggi ci parla dell’amore che sa capire il bisogno profondo di chi incontriamo, che sente la responsabilità di indicare la via della vera vita, con le parole e con la propria umanità.
Signore Gesù, donaci la tua forza perché possiamo dare tutto di noi con amore e gioia.
Dalla Lettera ai Fedeli [FF202]
A colui che tanto patì per noi, che tanti beni ha elargito e ci elargirà in futuro, a Dio, ogni creatura che vive nei cieli, sulla terra, nel mare e negli abissi, renda lode, gloria, onore e benedizione, poiché egli è la nostra virtù e la nostra fortezza. Egli che solo è buono, solo altissimo, solo onnipotente, ammirabile, glorioso e solo è santo, degno di lode e benedetto per gli infiniti secoli dei secoli. Amen.