Giovedì XV Settimana Tempo Ordinario Es 3,13-20 Sal 104 Mt 11,28-30
Stare con il Signore Gesù è una vera e propria chiamata rivolta a tutti, che viene accolta da chi riconosce il bisogno della Sua presenza sanante e consolante. È da chiedere la Grazia di saperlo accogliere, cioè saper ascoltare il suo invito che chiama: “Venite a me”. Davanti a questo dono siamo invitati a dare una risposta, la nostra personale risposta. L’invito ad andare dal Signore è già rivolto nell’Antico Testamento (Sir 51,23-27) per acquistare la Sapienza che è la regola di vita. Chi si riconosce piccolo, riconosce il bisogno di questo dono, lo chiede, va da Gesù e giorno dopo giorno impara questa Sapienza mite e umile che è riposo. Solo così saremo in grado di passare dal giogo del dovere alla gioia dell’amore, al dono dello Spirito che ci fa vivere la pienezza di vita.
Signore Gesù, donaci il tuo riposo, la tua Sapienza che illumina, da coraggio e consola.
Dalla vita seconda di Tommaso da Celano [FF 689] Quantunque questo uomo beato non avesse ricevuta nessuna formazione di cultura umana, tuttavia, istruito dalla sapienza che discende da Dio e, irradiato dai fulgori della luce eterna, aveva una comprensione altissima delle Scritture. La sua intelligenza, pura da ogni macchia, penetrava le oscurità dei misteri, e ciò che rimane inaccessibile alla scienza dei maestri era aperto all’affetto dell’amante.