Aprire il cuore 

Sabato 26 dicembre, Ottava di Natale
At 6,8-12;7,54-60 Sal 30 Mt 10,17-22
Santo Stefano primo martire, festa 

In questi giorni di Natale ci viene annunciata una grande gioia: è nato per  noi Gesù, il Salvatore! (cf Lc 2,10-11). Nella parola di oggi, in cui celebriamo  Santo Stefano, primo martire, troviamo due possibili modi, opposti, di  ricevere questo annuncio.
Il primo è quello degli uditori di Stefano. Quando siamo certi delle nostre  posizioni non c’è spazio per niente e nessun’altro, finiamo per “turarci le  orecchie” così che neanche la gioia più bella riesce a toccarci. Il secondo è  quello di chi si apre alla fiducia. Chi “non si preoccupa di sé”, chi riconosce  di non poter capire tutto e non saper spiegare tutto e si apre a Qualcuno  più grande, rischiando la fede, riconosce lo Spirito del Padre che parla  dentro di Lui, e suggerisce la gioia da accogliere, il bene da dire o la  testimonianza da dare. Il Signore che viene, viene a portarci la gioia, viene perché anche noi, come  Stefano, possiamo contemplare i cieli aperti e non temere più nulla perché  certi dell’amore del Padre. Apriamo il cuore a questo annuncio, lasciamo  che lo Spirito del Padre parli in noi! 

O Signore, apri il nostro cuore all’ascolto della tua Parola 

Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 466]
La sua aspirazione più alta, il suo desiderio dominante, la sua volontà più  ferma era di osservare perfettamente e sempre il santo Vangelo e di  seguire fedelmente con tutta la vigilanza, con tutto l’impegno, con tutto  lo slancio dell’anima e il fervore del cuore l’insegnamento del Signore  nostro Gesù Cristo e di imitarne le orme.

Parola del Giorno