Mercoledì 29 dicembre, V giorno fra l’ottava di Natale
1Gv 2,3-11 Sal 95 Lc 2,22-35
“Egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti e come segno di contraddizione”. La prima contraddizione che Gesù viene ad illuminare è l’immagine di Messia che tutti si aspettavano. Viene infatti nell’umiltà e semplicità di un bambino appena nato, nella debolezza più umana che ci sia. La sua famiglia porta l’offerta dei poveri, ed entra nel tempio come tante altre famiglie, senza vistosità e clamore. Eppure è Lui l’Atteso dai secoli. Un’altra contraddizione, che ci riguarda ancor più da vicino, è la luce che Gesù viene portare sui contrasti del nostro cuore, per mettere in luce il peccato e ricondurci alla verità e all’amore. Se uno dice “lo conosco”, ci ricorda Giovanni nella prima lettura, e non osserva i suoi comandamenti, è un bugiardo. La luce del Signore ci raggiunge con il calore di un bambino indifeso. Ma anche con la fermezza della verità, smascherando e purificando tutte le nostre “bugie”. Beati noi se sapremo accogliere questa luce così vera e benefica, perché vivremo davvero la gioia del Natale.
Ti ringraziamo Padre per il tuo Figlio Gesù, venuto “come vera luce a rischiarare le nostre tenebre”.
Dalle Laudi e preghiere
Alto e glorioso Dio, illumina le tenebre de lo core mio.