Lunedì III Settimana del Tempo Ordinario
2Sam 5,1-7.10 Sal 88 Mc 3,22-30
Noi sì che siamo divisi in noi stessi. Quante volte sperimentiamo, come san Paolo, di non fare il bene che vogliamo ma il male che non vogliamo? (cf Rm 7, 18-19). E questo nei momenti migliori. Più spesso infatti vogliamo ciò che non è bene, e a volte scegliamo deliberatamente il male. Questo ci capita ogni giorno, nelle relazioni più quotidiane, con le persone a cui vogliamo più bene. Da questa divisione viene a liberarci Gesù. Lui è più forte di noi (Mc 1,7) ed è più forte del Divisore. La sua forza è la verità accompagnata dalla carità, dall’amore. “Tutto sarà perdonato” dice Gesù. Siamo e rimaniamo sempre figli amati, nonostante qualsiasi peccato, nonostante qualsiasi ribellione, lotta, giudizio, tradimento, menzogna in cui possiamo cadere. Ma davanti a questo amore noi siamo liberi. Il Signore può perdonare tutto, ma se rifiutiamo il suo perdono, se ci ostiniamo a crederci giusti e non bisognosi di nulla e nessuno, Lui non ci forza, rispetta la nostra scelta. Senza mai smettere di guardarci con amore.
Scrutami Signore, e conosci il mio cuore
provami e conosci i miei pensieri
vedi se percorro una via di menzogna
e guidami sulla via della vita.
Dalle Ammonizioni [FF 172]
Beato il servo che, rimproverato, di buon animo accetta, si sottomette con modestia, umilmente confessa e volentieri ripara.