Giovedì VII Settimana del Tempo Ordinario
Gc 5,1-6 Sal 48 Mc 9,41-50
Nel Vangelo di oggi siamo invitati a vivere nel Bene: agendo nel nome di Gesù e ed usando bene del nostro corpo. Il “nome” di Gesù è principio di ogni azione e decisione, ci permette di servire i fratelli senza recare danno a loro o a noi stessi. Servire nel nome del Signore è agire nella verità e nella libertà attraverso piccoli ma significativi gesti di servizio. Il contrario del servizio, che non fa crescere me e neppure il fratello nella libertà e nella verità, è lo scandalo. È la pietra, è l’ostacolo dove inciampiamo che ci fa sobbalzare e poi cadere, o perlomeno fermare. Tante nostre azioni potrebbero mancare di testimonianza, potrebbero essere di scandalo, potrebbero far sobbalzare impedendo così all’altro di camminare con fiducia e semplicità nella ricerca del Bene. Questo è un peccato perché, impedendo all’altro di crescere, non mi comporto da fratello. Chiediamo al Signore il sale della radicalità.
Donaci Signore occhi limpidi e cuore puro per vedere Te nei fratelli.
Dalla Legenda Maggiore di San Bonaventura [FF 1139]Spesso, pensando allo scandalo che veniva dato ai piccoli, provava una tristezza immensa, al punto da ritenere che ne sarebbe morto di dolore, se la bontà divina non l’avesse sorretto con il suo conforto.