Sabato XI Settimana del Tempo Ordinario
Is 49,1-6 Sal 138 At 13,22-26 Lc 1, 57-66.80
Natività di San Giovanni Battista, solennità
La nascita di Giovanni Battista è descritta dal Vangelo come “manifestazione della misericordia di Dio” e motivo di gioia. E il nome “Giovanni” significa proprio “Dio fa grazia”, “Dio è misericordioso”. Il Battista, come ultimo profeta dell’antico Testamento e primo apostolo di Gesù, segna il passaggio tra l’antico e il nuovo modo di comprendere Dio. La prima grazia che il Signore ha operato per noi è averci chiamato alla vita! Quanto è consolante sapere che non siamo figli del caso ma Figli di Dio, tessuti da Lui nel grembo di nostra madre, ricamati nelle profondità della terra. E con la vita il Signore ci dona la grazia della nostra vocazione particolare, il modo in cui viverla pienamente perché porti frutto. Così è stato per san Giovanni: non solo con le parole ma con tutta la sua vita ha annunciato che “il Signore è misericordioso”, preparando così i cuori capaci di ascolto alla venuta di Gesù.
Io ti rendo grazie, Signore: hai fatto di me una meraviglia stupenda.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 583]
Il servo e amico dell’Altissimo, Francesco, ebbe questo nome dalla divina Provvidenza, affinché per la sua originalità e novità si diffondesse più facilmente in tutto il mondo la fama della sua missione. La madre lo aveva chiamato Giovanni, quando rinascendo dall’acqua e dallo Spirito Santo, da figlio d’ira era divenuto figlio della grazia […]. Al di sopra della festa di ogni altro santo, riteneva solennissima quella di Giovanni Battista, il cui nome insigne gli aveva impresso nell’animo un segno di arcana potenza. Tra i nati di donna non sorse alcuno maggiore di quello, e nessuno più perfetto di questo tra i fondatori di Ordini religiosi.