Martedì XXI Settimana Tempo ordinario
Ger 1,17-19 Sal 70 Mc 6,17-29
Martirio di San Giovanni Battista, memoria
Chiunque incontra il Signore è chiamato, con le proprie possibilità, a essere luce del mondo, sale della terra. Essere testimoni non è sforzarsi di rendere comprensibile un messaggio. Tantomeno è frutto delle nostre capacità. Ma piuttosto è lasciar trasparire la relazione viva, rinnovata ogni giorno, con il Signore Gesù. Giovanni fa questo. È un discepolo che, fino alla fine, resta fedele alla Verità che ha conosciuto, e continua a crescere e a desiderare di incontrarla. Questa ricerca, questo rapporto vero con Gesù trasforma dal di dentro, rende sempre più trasparenti e radicati nel bene, così che tutti, anche i più induriti nel cuore, riescono a riconoscere il segno di qualcosa di più: “Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo… restava perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri”.
Aiutaci o Signore a rimettere al centro Te che sei l’essenziale.
Dal Testamento di Santa Chiara [FF 2828-2829]
Con quanta sollecitudine e con quanta applicazione di mente e di corpo dobbiamo dunque custodire i comandamenti di Dio e del nostro padre, per restituire con la cooperazione del Signore il talento moltiplicato! Il Signore stesso, infatti, ci collocò come forma, in esempio e specchio non solo per gli altri uomini, ma anche per le nostre sorelle, che il Signore chiamerà alla nostra vocazione, affinché esse pure siano specchio ed esempio a quanti vivono nel mondo.