Giovedì XXXIV Settimana del Tempo Ordinario
Ap 18,1-2.21-23; 19,1-3.9 Sal 99 Lc 21,20-28
Sapere che il punto di arrivo della storia del mondo e di quella personale di ciascuno di noi è l’incontro con Gesù, ci permette di leggere in modo sapiente la realtà di ogni giorno. Ci permette inoltre di saper vedere negli eventi, dai più piccoli e anche felici ai più drammatici, i segni nascosti e umili della Resurrezione.
Il cristiano è chiamato a guardare in alto sempre, a “risollevarci e alzare il capo” nella speranza certa della presenza viva e vicina di Gesù in mezzo a noi.
Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
Dalle Ammonizioni [FF 177]
Dove è carità e sapienza,
ivi non è timore né ignoranza.
Dove è pazienza e umiltà,
ivi non è ira né turbamento.
Dove è povertà con letizia,
ivi non è cupidigia né avarizia.
Dove è quiete e meditazione,
ivi non è affanno né dissipazione.
Dove è il timore del Signore a custodire la sua casa,
ivi il nemico non può trovare via d’entrata.
Dove è misericordia e discrezione,
ivi non è superfluità né durezza.