Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.
GESÙ, COME SI PARLA QUANDO SI AMA?
☀ Chi ama non parla di sé, ma il suo parlare racconta della persona che ama e non trattiene la gioia dell’amore reciproco.
☀ È la festa di Pentecoste: lo Spirito Santo prende da Gesù e restituisce a noi. È il dolce ospite dell’anima che trova il modo di farci capire quanto siamo amati, di farci comprendere cosa ha voluto dire Gesù. E Gesù ha tutto ciò che è del Padre. E il Padre, quando parla, è per dire a Gesù – e a ciascuno di noi – “sei il figlio amato”.
☀ Ciascuno rimanda all’altro, al dono che è l’altro e collabora senza resistenze al farsi dono dell’altro: questo è il linguaggio tipico dell’amore autentico.
☀ Lo Spirito Santo è amore, pace e gioia: questi doni non sono la conseguenza o il “premio” per essermi comportato bene nelle relazioni o aver fatto qualcosa di buono. Cioè non sono doni che vengono dopo qualcosa di mio. No!
☀ Lo Spirito Santo è l’amore che mi viene dato prima e mi spinge a cercare con gioia l’amore per l’altro, perché io ce l’ho già come dono immeritato e gratuito. Quando offro questo amore non parlo di me stesso, ma di Colui che me lo ha donato.
⇒Si, il segreto dello Spirito Santo è il dono, vive donandosi. Se L’UNICO LINGUAGGIO DELL’AMORE È IL DONO, libero e gratuito, dobbiamo fare ATTENZIONE AI LINGUAGGI CHE INGANNANO, quelli non dello Spirito, ma della “sapienza del mondo”:
– “Tanto più dici ‘io’, tanto più sarai felice”: cerca posti di importanza, parla dei tuoi successi, mettiti al centro dell’attenzione, critica gli errori altrui…
– “Lamentati quando non ti senti capito”: fai la vittima, chiuditi mentre pensi che non capiscono il tuo valore, ti giudicano o quando credi di aver ricevuto meno degli altri…
– “A che serve donarsi? Non ti torna indietro niente…”: tanto la vita non cambia, le persone ti deludono, pensa a te stesso che è meglio, dai il minimo…
– “Più hai ammiratori, più vali”: hai diritto di prendere dagli altri, mostrati forte, senza limiti, non farti toccare troppo il cuore da chi ha bisogno, cerca per te riconoscimento, soldi, possesso. Se non fai carriera non sei nessuno…
È solo collaborando al bene altrui che conosciamo l’amore. Spirito Santo donaci il coraggio di uscire da noi stessi
e di fare come te che non parli di te!
Con Francesco d’Assisi
È allo Spirito che san Francesco riconosce la capacità di fare di noi la «abitazione e dimora» di Dio, rendendoci «figli del Padre celeste», come Gesù! [FF 200]. È opera dello Spirito la conversione del cuore: libero dall’invidia, dalle parole vane, dall’avarizia, dalla vanagloria [FF 103, 157,170], l’uomo è spinto ad amare il fratello con umiltà e restituire tutti i beni ricevuti [FF 49]. Ricorda spesso ai suoi frati che lo Spirito suscita le parole di Dio: qui la persona trova la sua gioia e «mediante queste conduce gli uomini all’amore di Dio con gaudio e letizia» [FF 170]. Francesco ha amato con il linguaggio della piccolezza, delle poche parole e dei molti piccoli gesti di attenzione verso gli altri con i quali condivideva ogni dono, con quella semplicità che «confonde ogni sapienza di questo mondo» [FF 258].
«Presso Dio non vi è preferenza di persone. Lo Spirito Santo si posa ugualmente sul povero e sul semplice». [San Francesco, FF 779]
Come “racconto” con i miei gesti quanto ho ricevuto dallo Spirito Santo?
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Siamo una Fraternità francescana di donne consacrate. Il nostro incontro con Gesù ha trasformato tutta la nostra vita, e ha acceso il desiderio di seguirlo sulla via della povertà, castità e obbedienza sui passi di Francesco e Chiara di Assisi.
Come Gesù si è fatto accanto a noi, vogliamo essere vicine agli uomini e le donne del nostro tempo, condividendo la normale quotidianità della vita.
Le nostre giornate sono scandite dalla preghiera personale e comunitaria, dalla vita fraterna, dal lavoro e dal servizio alla Chiesa.