Sicurezza  

Giovedì XXXIV Settimana del Tempo Ordinario
Dn 6,12-28 Dn 3 Lc 21,20-28

Il Signore Gesù Cristo deve venire, deve irrompere nella nostra esistenza.  Deve perché vuole, non può desiderare altro che salvarci e donarci la vita  pienamente libera. “Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi  con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?”: è la domanda del re, è la  sua speranza realizzata. Forse anche noi, come Daniele, ci siamo trovati o  ci troviamo in una fossa, abbiamo anche noi i nostri leoni che ci tolgono la  serenità. Il vangelo parla di devastazione, ansia: il linguaggio apocalittico  non dice di un racconto dettagliato degli eventi, ma le immagini forti  servono per lanciare un messaggio di speranza, come a sottolineare il  contrasto tra le incertezze della vita e la roccia salda che è Dio. Infatti il  Signore ci dice: alza il capo, la tua salvezza è vicina! In mezzo alle difficoltà  della vita dobbiamo essere consapevoli che “il seme della luce cresce di  nascosto, finché un giorno il bene vincerà definitivamente e tutto gli sarà  soggetto: quando Cristo ritorna. Il cristiano sa che la presenza di Dio, ora  solo incominciata, sarà un giorno presenza completa. E questo sapere lo  rende libero, gli dà una sicurezza estrema” (J. Ratzinger). 

Signore, aiutaci a vivere nella speranza.  

Dalle Lodi di Dio Altissimo [FF 261] 

Tu sei santo, Signore, solo Dio, che operi cose meravigliose.  Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo, Tu sei re onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra.

Parola del Giorno