Martedì XVI Settimana del Tempo Ordinario
2Cor 4,7-15 Sal 125 Mt 20, 20-28
San Giacomo Apostolo, Festa
Questa richiesta, così umana e ambiziosa, spiazza sempre anche noi, se pensiamo a tutto ciò che i discepoli avevano visto, ascoltato e vissuto insieme a Gesù.
Gli altri discepoli si sdegnarono davanti a quella richiesta: il Maestro non si sdegna, non rimprovera né i discepoli né noi per quella spinta così umana verso l’affermazione di sé. Lui sa volgere tutto verso una meta più nobile, sempre più generosa e degna: partendo dal nostro desiderio di successo, ci orienta al servizio generoso, da quella spinta al prestigio effimero che ci portiamo dentro, Lui ci invita addirittura a condividere la sua Passione!
Signore Gesù, donaci il desiderio di immergerci sempre più nella tua stessa vita divina: che è servire e non essere serviti.
Dal Testamento di San Francesco [FF 110]
Il Signore dette a me, frate Francesco, di incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi, e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da loro, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di animo e di corpo. E in seguito, stetti un poco e uscii dal secolo.