Mercoledì V Settimana di Quaresima
Dn 3,14-20.46-50.91-92.95 Dn 3,52-56 Gv 8,31-42
La novità che Gesù desidera donarci non è una “rassettata” sommaria e formale. Ma un cuore veramente libero per amare. Per accogliere questa novità è necessario scavare a fondo, stanare le vere schiavitù, quelle ben nascoste: una strada in salita, che si percorre… scendendo umilmente. Occorre scendere negli angoli bui del cuore, quelli non belli da vedere. Solo così, infatti, possiamo fare davvero spazio alla libertà che il Signore desidera donarci. Dimorando nella sua Parola, dice Gesù, conosceremo la verità che ci fa liberi. È come il vento pieno di rugiada che salva Azaria e i suoi compagni dalla fiamma di fuoco, e questa non fa più male.
Spirito santo, tu mi raggiungi come soffio benefico e vitale. Mi liberi dalle mie miserie e sprigioni in me quella libertà che mi consente di amare.
Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 461]
Chiamava tutte le creature col nome di fratello e sorella, intuendone i segreti in modo mirabile e noto a nessun altro, perché aveva conquistato la libertà della gloria riservata ai figli di Dio. Ed ora in cielo ti loda con gli angeli, o Signore, colui che sulla terra ti predicava degno di infinito amore a tutte le creature.